ISTITUTO NAZIONALE TRIBUTARISTI
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Congresso nazionale INT
2-3 aprile 2004

Relazione del Presidente uscente Riccardo Alemanno
Congresso Nazionale INT

Roma 3 aprile 2004 – Sheraton Golf Hotel

Care Colleghe e cari Colleghi,
sono ormai molti anni che cerco, con il Vostro aiuto e il Vostro sostegno, di raggiungere quegli obiettivi che da sempre sono alla base delle azioni e dell’esistenza stessa dell’INT, ma Vi posso assicurare che il tempo anziché indebolire le mie convinzioni le ha rafforzate e ha radicato in me la profonda convinzione che stiamo sostenendo una battaglia giusta per la difesa dei nostri diritti, i diritti di coloro che a detta di alcuni hanno “l’ardire” di voler continuare a svolgere con coscienza ed onestà la propria attività professionale.

Nel ripercorrere con la mente i lunghi anni di impegno nel settore delle professioni non posso non rivolgere un pensiero affettuoso e riconoscente a chi per primo, e con uno spirito che ancora non ha avuto eguali, mi ha coinvolto in questa appassionante impresa e mi ha permesso, oggi, di rivolgermi a Voi cosciente delle scelte compiute e che la strada intrapresa non può e non deve essere abbandonata; è quindi con grande onore e con grande gioia ringrazio e saluto: Giuseppe Oca, colui che io ritengo il Presidente dei presidenti, colui che ha saputo trasmettermi la determinazione per portare avanti le mie convinzioni, per non demordere, anche nei momenti più difficili, per non abbandonare quello che non è solo un progetto per il riconoscimento di una professione, ma che ormai è una scelta di vita. Grazie Peppe, grazie mio “Presidente”! (Giuseppe Oca a cui è stata assegnata la carica di Presidente Onorario dell’INT)
E’ inoltre doveroso ringraziare, ma se fosse solo motivato dal dovere non avrebbe senso (almeno per me), i componenti del Consiglio nazionale e quanti mi sono stati vicino, sia nelle vittorie sia nelle sconfitte, le collaboratrici dell’INT che mi sopportano con paziente comprensione, ringraziare tutti voi che siete qui presenti e comunque tutti coloro che a vario titolo hanno sostenuto il nostro Istituto ed infine ringraziare di cuore coloro che hanno da subito sposato l’idea dell’INT, della creazione dell’Istituto Nazionale Tributaristi e ancora prima di questa sigla della costituzione Comitato professionale tributaristi costituitosi nel 1996.

Mi ricordo quando proposi tale ipotesi ad alcuni di Voi, e sono tutti qui presenti, poteva sembrare azzardata, insensata, l’idea di una persona (magari spinta da egocentrismo, presunzione ed ambizione, “qualità” che mi riconoscono e mi riconosco…) per crearsi un suo personale spazio, invece è stata subito accolta per quella che era e che è: la creazione di un sodalizio che alla base avesse la professionalità, la correttezza e la serietà quali principali fonti di ispirazione e di confronto con gli altri, sia quando i nostri interlocutori dovessero essere le Istituzioni, le associazioni o gli ordini professionali.

Non la rincorsa dei numeri come nostra unica forza, ma la ricerca, a volte quasi esasperata, di uno stile, uno stile che potesse distinguerci, che potesse riuscire a farci conoscere ed apprezzare, che potesse, cosa più importante, far sentire ciascuno di noi orgoglioso di essere un tributarista: un tributarista dell’INT, dell’Istituto Nazionale Tributaristi!
Voglio poi ringraziare la mia famiglia che mi ha concesso e mi concede tutto lo spazio possibile ( e Vi assicuro che sono una persona ingombrante e non solo fisicamente…) per potere svolgere questa mia attività di presidente dell’INT, tutti Voi sapete quanto già sia impegnativa la nostra professione e quanto tempo spesso toglie alla nostra vita affettiva, quindi potete ben comprendere come senza una famiglia così, senza mia moglie Tonina, una compagna comprensiva e anche di più…non avrei potuto avere quella serenità necessaria per portare avanti un compito, sicuramente entusiasmante e pieno di soddisfazioni, ma, Vi assicuro, molto spesso difficile e gravoso.

Dopo questa premessa vorrei cercare, seppur brevemente, di ripercorre alcune tappe del cammino dell’INT e dei tributaristi, in questi sette anni.

Ritengo che oggi essere tutti “intermediari fiscali abilitati”, oltre a costituire un denominatore comune per i tributaristi, sia assolutamente fondamentale, perché tale funzione è la prima vera funzione che comporta per il professionista (del settore contabile) un’assunzione di responsabilità verso la propria utenza e verso l’Amministrazione Finanziaria; mi ricordo che prima del Decreto dell’aprile del 2001, che ha esteso l’autorizzazione a tutti i tributaristi e non solo a quelli, più fortunati o anziani (di professione) iscritti nei ruoli camerali, dicevo prima di questo Decreto venni attaccato sicuramente dall’esterno, ma qualche dubbio lo creai anche all’interno dell’INT , perché non avessi scelto la strada dei ricorsi al TAR, ricordate alcuni TAR “costringevano” il Ministero ad inserire i tributaristi ricorrenti tra gli abilitabili alla funzione di intermediario fiscale? Bene ero contrario (ferma restando la libertà dei singoli di adottare le azioni che avessero ritenute necessarie), ero contrario al fatto che qualcosa che avremmo dovuto avere per Legge, fosse imposta da un Tribunale, credo che la dignità e l’importanza di un provvedimento legislativo valga di più…un atto normativo evidenzia, oltre al contenuto letterale, un riconoscimento da parte del legislatore della funzione dei tributaristi, quali soggetti ormai irrinunciabili per fornire, assieme a tutti gli altri professionisti del settore, quella indispensabile intermediazione tra il Cittadino e lo Stato, in un settore, quello tributario, che ormai è diventato uno dei più importanti per la nostra società.

Voglio poi ricordare l’inserimento di un delegato dell’INT tra gli esperti della Commissione ministeriale di validazione degli Studi di settore, della partecipazione dell’INT al progetto “Percorsi fiscali” del Dipartimento delle politiche fiscali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, all’inserimento per primi, tra le associazioni dei tributaristi, nell’Osservatorio sulle professioni del CNEL.

L’INT è stato inoltre più volte convocato in audizione dalla Commissione Finanze della Camera per dare indicazioni e pareri sui principali provvedimenti legislativi del settore tributario, è diventato nel tempo importante interlocutore dell’Agenzia delle Entrate e dei più importanti Enti collegati all’attività professionale dei tributaristi e, senza voler peccare di immodestia, gli interventi e le tesi sostenute nel corso degli incontri hanno sempre trovato riscontro positivo tra i nostri interlocutori.

La presenza costante sulla stampa specializzata credo sia la testimonianza della credibilità delle nostre azioni e delle nostre tesi, siano esse riferite alle problematiche della categoria, siano esse relative all’evoluzione delle norme, la cui emanazione e modificazione rendono sempre più impegnativo il nostro lavoro, ricordo a puro titolo esemplificativo la nostra posizione sul trattamento fiscale degli amministratori e sindaci di società, sulla complessa vicenda, tutta italiana, della conversione in Euro dei capitali societari, e ultima iniziativa in ordine temporale l’indagine sul concordato preventivo, argomenti che puntualmente hanno trovato ampio spazio sulla stampa specializzata.

Nell’ambito dei rapporti con le associazioni del settore professionale siamo stati tra i promotori delle iniziative di maggior respiro quali la costituzione del Colap (Coordinamento delle libere associazioni professionali), che è stato ed è impegnato nel difficile tentativo di rendere giusta ed equa la, sempre annunciata ma mai concretizzata, Riforma del Settore professionale. Il Colap, e qui i ringraziamenti di tutti noi vanno al Coordinatore nazionale Giuseppe Lupoi e al Segretario generale Ennio Ciampoli, è diventato principale attore protagonista riuscendo, sempre nell’ambito della riforma, ad arginare i tentativi monopolistici di alcuni settori ordinistici e con un atteggiamento, rispettoso delle Istituzioni ma assolutamente fermo, di non accettazione a bloccare un progetto legislativo che avrebbe segnato la lenta ma inesorabile fine delle associazioni professionali.

Sempre per meglio coordinare le problematiche associative, soprattutto nell’ambito degli accordi nazionali dei contratti di lavoro per gli studi professionali, l’INT è stato socio fondatore della Consap (Confederazione nazionale sindacale delle associazioni professionali) che è attualmente impegnata nella contrattazione con i sindacati confederati di uno specifico contratto nazionale di lavoro relativo ai dipendenti degli studi professionali i cui titolari siano iscritti alle associazioni professionali (attualmente per i tributaristi è applicato il contratto Consilp firmato per adesione dall’INT).
Ma l’attività dell’INT si è rivolta anche alla creazione di strumenti che potessero favorire i propri iscritti nell’ambito della loro professione, mi piace ricordare le convenzioni con INPS, INAIL e UNIONCAMERE-INFOCAMERE che tramite la società Visura rende i nostri studi dotabili dei più innovativi servizi informatici per la nostra utenza, l’accordo con il CAF tutela fiscale per dare la possibilità ad ogni studio di diventare Centro CAF, la qualificante convenzione con Assicurazioni Generali che è definibile “il nostro fiore all’occhiello”, inoltre non voglio dimenticare il sito internet dell’INT che incontra ormai da anni il favore degli iscritti e non grazie alla preziosa collaborazione della società Oradaria e naturalmente il mensile inviato a tutti gli iscritti “Il Notiziario” e l’ e-mail di aggiornamento quotidiano entrambi derivanti dalla collaborazione con la Seac.

Importanti poi le iniziative per l’aggiornamento professionale portate avanti attraverso l’organizzazione di numerose giornate di studio ed accordi con vari enti nazionali e proprio su questo tema voglio annunciare, in collaborazione con Dataprint, la creazione di giornate di studio che potranno essere seguite su internet direttamente dai nostri studi e non solo per una giornata, teleconferenze che potranno essere seguite a seconda delle esigenze di lavoro e degli impegni di ciascuno di noi e che soprattutto potranno essere riviste più volte, con un evidente risparmio di tempo e quindi economico, la prima delle videoconferenze, una sorta di numero zero che sarà completamente gratuita, verrà programmata per il mese di maggio prossimo e verterà sulle novità del modello UNICO/2004.
Dopo queste brevi riflessioni, vorrei soffermarmi su quelle che dovranno essere le prossime linee guida del percorso dell’INT:

  • rafforzamento della nostra Associazione, sempre però privilegiando l’aspetto qualitativo a quello quantitativo, con il profondo convincimento che la professionalità, intesa sicuramente come preparazione tecnica ma anche come grande passione per il proprio lavoro, non può essere barattata con nessun altro requisito;

  • radicamento sul territorio per un maggiore dialogo ed una più concreta collaborazione con le Istituzioni locali;
    incremento delle forme di aggiornamento professionale per potere aumentare il valore aggiunto che l’adesione all’INT fornisce ai propri iscritti;

  • consolidamento dei rapporti con le Istituzioni governative e parlamentari, con i media, le organizzazioni professionali e con gli Enti che si occupano di problematiche sociali anche attraverso la costituzione di apposite Commissioni nazionali.

Naturalmente per raggiungere questi obiettivi sarà necessario il Vostro supporto, sarà necessario che Voi, prima di chiunque altro, siate fermamente convinti che le nostre scelte sono le scelte giuste, che la difesa della nostra professione nasce da principi giusti, che salvaguardare i nostri diritti, contemporaneamente all’ assolvimento dei nostri doveri, è per tutti noi irrinunciabile e che tale volontà non può essere neanche scalfita neppure dai più duri attacchi alla nostra attività, al nostro diritto di potere svolgere la nostra professione con impegno e serietà, impegno e serietà che contraddistinguono da sempre il lavoro dei tributaristi e che hanno fatto della nostra categoria un elemento importante ed irrinunciabile per il nostro Paese.

Certamente molto spesso, provvedimenti legislativi incomprensibili ed atteggiamenti offensivi dei nostri detrattori, possono indurci a momenti di sconforto, ma Vi assicuro che personalmente, così come sono certo che accada per ciascuno di Voi, maggiori sono le difficoltà e gli attacchi, maggiore diventa la mia determinazione e il convincimento che quella scelta, operata molti anni fa, è stata ed è la scelta giusta!

Non voglio entrare nel merito di singoli episodi, delle diatribe tra categorie professionali, spesso assolutamente incomprensibili, ma ritengo che le norme tributarie debbano prima di tutto tenere presente gli effetti che possono avere sui contribuenti e sul nostro sistema economico, mentre invece, quando si tratta di norme collegate a funzioni professionali, a volte assumono effetti distorsivi in quanto sono più attente alle pressioni corporative e monopolistiche di alcuni anziché ai benefici che potrebbero avere per i cittadini. Si possono brevemente elencare i provvedimenti relativi alla certificazione tributaria (c.d. visto pesante che peraltro non ha avuto nessun tipo di riscontro concreto, né avrebbe potuto averne…), a bozze di disegni di legge di riforma del settore professionale così palesemente corporativi che non hanno trovato accordo neppure tra i rappresentanti di Governo e tanto meno in Parlamento ed infine norme di recepimento di Direttive comunitarie, come quella sull’antiriciclaggio, che pur di difendere l’ormai indifendibile tentativo di monopolizzare il settore delle professioni contabili vanifica in parte la portata della norma stessa.

Potrei anche citare, poiché di grande interesse, il deposito telematico degli atti societari presso il Registro delle imprese, dove viene attribuita una pressoché inutile riserva solo a taluni professionisti, ma che nella realtà non ha modificato nulla poiché i tributaristi, in virtù dei protocolli d’intesa tra l’INT e Unioncamere-Infocamere , possono continuare a fornire legittimamente tale servizio alla propria utenza.

Nonostante tutto ciò non arretreremo neppure di un millimetro dalle nostre posizioni e soprattutto non perderemo fiducia nelle Istituzioni, anzi faremo e daremo ancora di più per essere di supporto ad esse, sapremo essere vigili ma anche propositivi, sapremo dare dei tributaristi l’unica vera immagine della categoria: professionisti seri e preparati che legittimamente occupano un importante spazio nel settore delle professioni contabili.

Vorrei poi soffermarmi su un punto che mi è sempre stato molto caro, o meglio su un interrogativo che mi sono sempre posto e ho posto in varie occasioni ad interlocutori istituzionali: perché i professionisti, unici, fra tutte le categorie economiche non sono mai presenti al tavolo di discussione della Legge Finanziaria ? Perché coloro che meglio di molti altri conoscono le peculiarità dell’economia del nostro Paese non sono interpellati dall’ Esecutivo in occasione della discussione della più importante Legge economica del Paese? Certamente mi può essere risposto che singole categorie, o meglio singole rappresentanze di alcune categorie, vengono coinvolte dal Legislatore per avere indicazioni, succede anche all’INT con le audizioni parlamentari, ma non è questa la rappresentanza di un settore così importante come quello professionale! Io sono giunto , ma credo anche ciascuno di Voi, ad una conclusione i professionisti non hanno una rappresentanza vera e forte perché soffrono di una profonda forma di “ egoismo ” da necessità di predominare sulle altre categorie, soprattutto se dello stesso settore. Prevale quasi sempre la voglia di difendere il proprio orticello piuttosto che collaborare per l’emanazione di norme che abbiano un migliore impatto sulla nostra società.

Come mi piacerebbe vedere il nostro mondo, il mondo professionale, rappresentato davanti ai massimi vertici delle Istituzioni da una rappresentanza degli ordini e delle associazioni, unita, consapevole della forza e delle capacità che può mettere in campo, invece “guerre” di bottega che non portano benefici a nessuno ed impediscono di evidenziare e risolvere i problemi di un mondo professionale che tanto dà alla nostra Economia, che tanto dà al nostro Paese. Spero che in futuro il mondo ordinistico comprenda che uniti si può avere una forza che altrimenti viene dispersa, che il mondo ordinistico e il nostro Legislatore comprendano che “ l’altra metà del cielo ” (così è stato sagacemente definito da una giornalista della stampa specializzata il settore delle libere associazioni) non può più essere messo in un angolo e utilizzato solo per talune necessità.

Siamo disponibili ad ogni forma di collaborazione ma pretendiamo rispetto, la difesa della nostra dignità di professionisti e cittadini in questo caso non ammette compromessi !

Concludo questa mia relazione non con una promessa, ma con una certezza: i tributaristi ci sono e ci saranno sempre ! Io, se Voi vorrete dare ancora fiducia a me e con me anche ai Colleghi del Consiglio nazionale uscente, sono a disposizione della categoria per potere continuare a combattere, con lo stile e la determinazione dell’INT, le battaglie per i nostri diritti.

Un abbraccio a Voi tutti e Grazie!.