Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

INT: sollecitati all'Economia interventi immediati per proroga Unico e non sanzionabilità acconti Tasi

Roma
  10-06-2014

Se il contribuente ed il suo consulente non vengono messi in condizione di conoscere per tempo le modalità di versamento di un nuovo tributo o non sono predisposti per tempo modelli ed istruzioni per un determinato adempimento, in un Paese normale verrebbe concessa una congrua proroga e non a ridosso della scadenza stessa, ma con un anticipo tale in modo da evitare disagi ed ulteriori costi ai cittadini-contribuenti. Pare però che ciò in Italia non sia possibile e quindi sorge il legittimo dubbio di non essere in un Paese normale.

Questo purtroppo il pensiero che attanaglia cittadini ed intermediari fiscali alle prese con la giungla di adempimenti e pagamenti concentrati tutti al 16 giugno.

Così il Presidente dell'Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, ha ribadito due richieste al Ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan, al Vice Ministro Enrico Morando ed al Sottosegretario Enrico Zanetti:

- la concessione urgente di una congrua proroga, quantomeno al 6 luglio, alla scadenza del modello Unico 2014, poiché la situazione negli studi professionali, a causa della sovrapposizione di più scadenze e nuovi adempimenti al 16 giugno, ha raggiunto livelli di caos totale e ci si domanda perché si debbano così penalizzare i contribuenti e quei soggetti, gli intermediari fiscali, che sono indispensabili per il funzionamento del rapporto fisco-contribuente.

- la non applicazione delle sanzioni ai versamenti dell’acconto Tasi, se le differenze tra dovuto e versato vengano sanate entro il 16 ottobre, per evitare ulteriori costi ed oneri derivanti da una vicenda estremamente negativa.

Alemanno così commenta la situazione: " Credo che chi non vive in prima persona i problemi di questi giorni non possa rendersi conto della gravità della situazione, non si tratta di mere lamentele si tratta della richiesta di essere trattati come cittadini e non come sudditi. Mi auguro che prevalga il buon senso e che dall'Economia comprendano questo profondo disagio. Sulla vicenda Tasi si è già detto tutto e circa il modello Unico è una storia che si ripete, non voglio aggiungere altro perché le tensioni che vivo direttamente e quelle che raccolgo quotidianamente tramite i colleghi potrebbero indurmi ad atteggiamenti che non mi appartengono, dico solo che la misura è colma."