Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

INT: invio dati fatture ( c.d. spesometro ) richiesta di provvedimento normativo urgente su non applicazione sanzioni

Roma
  04-10-2017

Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, torna sulla problematica dello spesometro, inviando una ulteriore nota al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Luigi Casero ed al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Alemanno sottolinea la necessità di «un intervento urgente circa la definitiva non applicazione delle sanzioni per l’invio relativo ai dati del 1° semestre 2017». Evidentemente il periodo di non sanzioni limitato al 13 ottobre, come indicato dall’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi, non convince il Presidente dell’INT che chiede un provvedimento legislativo ad hoc.
Questo il commento del Presidente dell’INT: «L’Agenzia delle entrate con la proroga al 5 ottobre e il periodo transitorio di disapplicazione delle sanzioni, anche se legato a decisione degli uffici territoriali che potrebbe creare comportamenti difformi nei confronti dei contribuenti, ha operato in emergenza ed ha comunicato ciò che era nelle sue possibilità operative. Io però chiedo al legislatore un intervento normativo chiaro e definitivo sulla disapplicazione delle sanzioni generale circa gli errori sugli invii dei datti delle fatture del 1° semestre 2017, ritenendo tale invio una sorta di collaudo dell’adempimento, che peraltro sarà da rivedere profondamente. Ciò detto, contestualmente auspico una proroga a tutto il mese di ottobre per gli invii. Certo tutta la vicenda ha degli aspetti paradossali che dovranno essere evitati in futuro, ma oggi è necessario mettere un punto fermo e consentire a chi vuole lavorare di poterlo fare.»

Purtroppo ad oggi il sistema di ricezione presenta ancora molte problematiche e perciò l’intervento normativo deve essere rapido, Alemanno sottolinea che è tornato sull’argomento proprio perché persistono problematiche e che: «... è necessaria assoluta chiarezza al fine di evitare ulteriori polemiche e disagi a contribuenti ed intermediari fiscali.»

La vicenda dello spesometro, evidenzia come il necessario e condiviso utilizzo dei sistemi informatici deve essere però razionale, supportato da una rete capace di affrontare il complesso ricevimento di milioni di dati, volto alla semplificazione e non alla complicazione degli adempimenti. Pertanto, in previsione di ulteriori procedure che prevedano l’uso di tali sistemi come la fattura elettronica tra privati, è più che mai necessario un periodo di prova e di confronto con le rappresentanze degli intermediari fiscali.