Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato INT

L'INT, sulla problematica adempimenti burocratici, scrive ai principali Gruppi politici, che concorrono alle elezioni del 4 marzo.

Roma
  01-02-2018

In occasione delle prossime elezioni politiche, l’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) ha inoltrato una nota ai principali Gruppi politici. Il Presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, previa approvazione del Consiglio nazionale, ha inviato alcune raccomandazioni ed indicazioni sul tema degli adempimenti burocratici che attanagliano cittadini, imprese e lavoratori autonomi. L’INT volutamente non è entrato nel merito di altre problematiche quali la pressione fiscale, di cui si chiede la riduzione da anni, incentrando l’attenzione sull’eccesso di burocrazia nel nostro Paese, formulando raccomandazioni ed aree di intervento. Si legge nella nota: «...omissis... Si vuole invece evidenziare come, poco e senza specifiche indicazioni, si tratti l’argomento dello snellimento degli adempimenti burocratici, che, al pari della pressione fiscale, creano costi in capo a cittadini e titolari di partita IVA. Si comprende ovviamente come taluni adempimenti siano collegati alla giusta lotta all’evasione e pertanto la loro eventuale cancellazione dovrà essere ponderata e forse più che di cancellazione sarebbe auspicabile parlare di semplificazione degli stessi. Sussistono tuttavia una serie di adempimenti che potrebbero essere oggetto immediato di intervento che non comprometterebbe le loro finalità, al contempo si ritiene che recenti interventi normativi, che hanno modificato le norme fiscali o che prevedano l’entrata in vigore di nuovi obblighi, debbano essere sottoposti a profonda riflessione.»

Tra le raccomandazioni si evidenziano sinteticamente le seguenti: Studi di settore: dato il rinvio dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità c.d. ISA, si ritiene che gli studi di settore dovrebbero essere applicati solo ai fini statistici e non per altre finalità. Fatturazione elettronica tra privati: l’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica B2B dal 2019 genera non poche perplessità, pur riconoscendo che la strada dell’informatizzazione e dell’incrocio dei dati è quella da percorrere sia in termini di contrasto all’evasione, sia di semplificazione. Occorre però un periodo di avvicinamento graduale a tale rivoluzionario intervento, che permetta a tutti i contribuenti interessati di strutturarsi tecnicamente e mentalmente, nel contempo occorre altresì che la P.A. migliori la propria capacità di dialogo con i cittadini e che si creino le infrastrutture atte a sostenere un utilizzo così massivo dei sistemi informatici. Tregua normativa/statuto diritti del contribuente: una concreta revisione delle norme tributarie non può prescindere da un periodo di “tregua normativa” che consenta la riforma del nostro sistema fiscale da anni perseguita, ma mai pienamente concretizzata. Altresì è necessaria una maggiore attenzione alle indicazioni dello statuto dei diritti del contribuente, spesso derogate o disattese. Liquidità di cassa: taluni obblighi contabili quale, a mero titolo esemplificativo lo split payment, creano ad imprese e lavoratori autonomi problemi di liquidità che, connessi al perdurare della crisi economica, rendono più difficile la gestione aziendale ed il corretto assolvimento degli obblighi tributari. E’ auspicabile una profonda revisione di tali adempimenti.

Tra le aree di intervento si evidenziano poi:
Reverse charge: condividendone le finalità, si ritiene che si dovrebbe avere un’unica norma di riferimento e non una soggettività delle varie casistiche che crea confusione e rischio di sanzioni. (Auto)Certificazioni: dovrebbe essere consentito, sempre, al contribuente di autocertificare in proprio, con le responsabilità penali e civili che ne conseguono, i dati da fornire alla P.A. e più in generale a terzi. ...omissis... con il maggior utilizzo dell’autocertificazione, il contribuente sarebbe, da un lato più responsabilizzato, dall’altro lo Stato dimostrerebbe più fiducia nei suoi confronti e ciò andrebbe sicuramente a vantaggio di un miglior rapporto tra P.A. e cittadini.

La nota si conclude con la seguente dichiarazione: «Nella consapevolezza di avere solo marginalmente affrontato alcuni aspetti delle problematiche connesse agli adempimenti in capo ai contribuenti, restiamo a disposizione per approfondimenti in merito.»

Il Presidente Alemanno, che ha ribadito come l’intervento dell’INT sia di carattere generale, ma soprattutto nell’interesse generale, ha ribadito: «Uno dei nostri primari obiettivi è la collaborazione con le Istituzioni, con le quali confrontarci per contribuire a modernizzare e snellire il Sistema Paese. Auspichiamo che il prossimo parlamento ed il prossimo esecutivo di governo siano aperti ad un confronto collaborativo, come peraltro annunciato da tutte le forze politiche, scevro da egoismi dei singoli e che abbia sempre ben presente l’interesse primario dei cittadini.»