Istituto Nazionale Tributaristi

Condividi questa notizia su:   FaceBook Twitter LinkedIn

Marco Rizzone

Le risposte dei Candidati al Parlamento alle domande dell’INT

Roma
  26-02-2018

Le risposte di Marco Rizzone, candidato alla Camera nel Collegio Uninominale di Genova 4 per il MoVimento 5 Stelle.


d. Quale sarà il Suo impegno per la riduzione degli adempimenti burocratici che oggi gravano su cittadini, imprese e lavoratori autonomi, anche a causa di una P.A. non sempre pronta a fornire un adeguato supporto al contribuente?
r. Come genovese non posso lasciare che resti lettera morta l'ultimo sforzo intellettuale del Prof. Victor Uckmar, il quale, prima di morire il 5 dicembre 2016, aveva convocato il 14 e il 15 ottobre 2016 a Genova nell'Aula del Maggior Consiglio il più importante convegno di professori e operatori di diritto tributario degli ultimi tempi. Ne sono usciti 4 volumi dal titolo "Per un nuovo ordinamento tributario" che contengono le più efficaci e innovative proposte di sburocratizzazione e di riforma del sistema tributario italiano. Noi del M5S intendiamo partire da lì, realizzando volta per volta le proposte di riforma che hanno elaborato le migliori menti operanti nel settore.

d. Pensa che l’istituto dell’autocertificazione, con le relative responsabilità per chi certifica il falso, dovrebbe essere implementato, ad esempio anche per autocertificare i propri crediti d’imposta ai fini delle compensazioni?
r. Certamente un potenziamento delle autocertificazioni snellirebbe il sistema delle compensazioni dei crediti d'imposta, ma occorre stare attenti a non addossare su chi le dovrebbe rendere oneri e verifiche eccessivi, che di fatto le renderebbero meno praticate.
Penso anche ai "visti di conformità" che occorrono per operare la compensazione orizzontale. La normativa si sta complicando, i casi in cui devono essere apposti stanno sempre più aumentando e pare incredibile che per compensazioni di crediti d'imposta di piccolo importo non sia stato previsto un procedimento semplificato.

d. La difficoltà di comprensione e di applicazione delle norme in ambito fiscale, deriva anche dalla sovrapposizione di interventi legislativi che si susseguono senza soluzione di continuità. Non ritiene che, per una vera ed efficace riforma del settore, sia necessaria una tregua normativa?
r. Più che una tregua normativa, sarebbero utili pochi e importanti interventi di riforma delle norme di più difficile interpretazione, su cui sorge maggior contenzioso. Inoltre sarebbe opportuno intervenire sulle regole che disciplinano gli organi della giustizia tributaria. Ci sono giorni in cui la Sezione V (tributaria) della Corte di Cassazione dice in una sentenza una cosa e in un'altra sentenza il suo contrario. Giace in Parlamento la proposta di riforma del Prof. Glendi, altro genovese doc, e siamo orgogliosi che fra i candidati ai collegi uninominali del M5S sia presente il Prof. Claudio Consolo, che ha scritto diversi manuali proprio con il Prof. Glendi e sicuramente si prodigherà per attuare ciò che gli operatori del settore chiedono da tempo.

d. L’utilizzo dei sistemi informatici può agevolare i contribuenti ed essere un efficace deterrente all’evasione fiscale, ritiene che il nostro Paese, le sue infrastrutture e le imprese, pensando soprattutto ad artigiani e commercianti, siano pronti ad una rivoluzione come quella che si prospetta con l’obbligo della fatturazione elettronica tra privati (B2B) dal 2019?
r. L'obbligo di trasmettere all'Agenzia delle Entrate le fatture non deve appesantire ulteriormente le imprese, costringendole a dotarsi di costosi software gestionali ad hoc. L'Agenzia delle Entrate dovrebbe mettere gratuitamente a disposizione delle imprese sistemi gestionali per il caricamento e la trasmissione delle fatture elettroniche in maniera semplice, sicura e possibilmente senza bisogno di intermediari. La tecnologia e la digitalizzazione sono utili solo se semplificano la vita dei cittadini.

d. Qual è, secondo Lei, il primo intervento che il prossimo Parlamento dovrebbe attuare in tema di sburocratizzazione?
r. Il programma Fisco del MoVimento 5 Stelle prevede: effettiva abolizione di studi di settore e spesometro; estensione del regime di cassa; potenziamento della compensazione dei debiti fiscali con i crediti verso la PA; semplificazione degli adempimenti dichiarativi IRES/IRAP e ritorno alla dichiarazione unica per tutte le imposte.