ISTITUTO NAZIONALE TRIBUTARISTI
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COMUNICATO
Decreto qualifiche, 2° comunicazione all'INT dal Ministero della Giustizia.

Roma, 12/11/2008
 
Il Presidente dell'Istituto Nazionale Tributaristi,Riccardo Alemanno, non  esprime giudizi sulle dichiarazioni del Ministro della Giustizia in tema di riforma delle professioni, ma si  limita ad evidenziare che il sistema duale non è un sistema da "inventare ex-novo" ma è già esistente nel nostro Paese e che i tributaristi, sul versante associativo, ne rappresentano una delle realtà professionali più  organizzate e consolidate, non solo nei rapporti con l' utenza ma anche nei rapporti con le Istituzioni. L'INT però si sta concentrando soprattutto, per quanto concerne i rapporti con Il Ministero dell Giustizia, sulla richiesta di annotazione nell’elenco delle Associazioni professionali rappresentative a livello nazionale  (art. 26 D.Lgs. 206/2007 e successivo D.M. del 28 aprile 2008)., già presentata al Dicastero della Giustizia il 20 dicembre 2007 ( integrata il 26 giugno 2008), ma che non è mai giunta al Dipartimento per gli Affari di Giustizia, così come indicato nella 2° nota inviata dal Direttore Generale, Luigi Frunzio, all'INT pertanto tutta la documentazione dovrà essere ripresentata.  Il Presidente dell'INT Alemanno, senza sollevare polemiche e nel più concreto spirito collaborativo, ha immediatamente scritto al Direttore Generale Frunzio che il tutto sarò ripresentato quanto prima in base anche alle indicazioni contenute nella nota del Ministero. Alemanno poi nella lettera inviata dichiara di condividere quanto affermato dal Direttore Generale ovvero che l'eventuale inserimento nell'elenco non significa un riconoscimento dell'Associazione,  il Presidente dell'INT infatti scrive: " Sono inoltre assolutamente concorde con Lei quando evidenzia che la normativa in questione non è finalizzata al riconoscimento delle Associazioni, eventualmente collegato ad altre Direttive europee ma non alla Direttiva qualifiche, ma  è proprio per questo motivo che esterno rammarico e stupore per l’impugnazione, avanti alla Giustizia Amministrativa, del suddetto Decreto Ministeriale ad opera di talune categorie professionali.  Come indicato nella normativa il partecipare ai tavoli di confronto significa potere evidenziare e sostenere in un quadro armonico europeo  istanze ed aspettative di professionisti, nel caso specifico  i tributaristi tutti intermediari fiscali autorizzati dal Ministero delle Finanze, soggetti che lavorano e danno lavoro e che svolgono un’attività professionale per la quale non è prevista l’iscrizione ad un Ordine o ad un Collegio.  Ribadisco pertanto che negare  ai tributaristi, come vorrebbero i proponenti il ricorso al Tar Lazio,  la possibilità di essere rappresentati, sarebbe negare a dei cittadini italiani ed europei la possibilità di esporre le proprie istanze, le proprie proposte, le proprie esigenze, le proprie aspettative, sarebbe pertanto un atto di evidente discriminazione. Quindi nessun riconoscimento surrettizio, ma un chiaro esempio di democrazia e di confronto sulle dinamiche nazionali ed europee di un’ormai importante e consolidata figura del settore professionale italiano quale è il tributarista."

il testo della lettera inviata

lo stralcio della nota inviata dal Dipartimento