 | ISTITUTO NAZIONALE TRIBUTARISTI
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COMUNICATO
Intervento del Presidente Alemanno su "Professioni: Antitrust e Tar Lazio bene, benissimo, ma...".
Roma, 31/03/2009
Fine marzo positivo per le libere Associazioni professionali, prima l'indagine Antitrust che ribadisce una certa riottosità degli Ordini alla modernizzazione, poi la sentenza del Tar Lazio che rigetta il ricorso di alcuni Ordini professionali avverso i decreti di recepimento della Direttiva qualifiche ( salvo poi lo stesso Tar dare indicazioni apparentemente differenti ma solo sulla norma regolamentare e non su quella generale ). Comunque, tutto molto positivo, anche se già il solo buon senso autorizzava a prevedere tale scenario, resta però il fatto che di riforma del settore professionale quella vera e concreta, intervento che evidentemente non è più rinviabile, non se ne parla, la politica pare non ascoltare le richieste e le indicazioni che provengono dalle libere Associazioni, dai loro iscritti, dall' Autorità Garante della Concorrenza ed oggi anche dalla Magistratura amministrativa. Ovviamente non posso che definirmi molto soddisfatto dell'indagine conoscitiva dell'Antitrust, soprattutto dove sottolinea la necessità di creare percorsi di studi universitari abilitanti e di questo avevo parlato con il Presidente Catricalà nell'incontro avuto nei mesi scorsi; mi sento raggiante per la sentenza del TAR Lazio, che riprende i concetti espressi nel commentare i ricorsi presentanti dagli Ordini. Ma tutto questo renderà meno gravosa l'attività che svolgono i tributaristi INT? Darà modo alle Associazioni di rilasciare gli attestati di competenza ai propri iscritti, come previsto dalle Dirette europee? Ci sono vinti e vincitori ? Forse...ma il problema a mio avviso è che il mondo professionale è sempre più diviso, e non mi riferisco al numero sigle che rappresentano questa o quella categoria, la pluralità è positiva, in democrazia è la normalità. Mi riferisco al fatto che dovremmo riuscire ad essere uniti almeno sulle problematiche concrete dei rappresentati sia dagli Ordni, sia dalle Associazioni. Ad esempio, nel caso degli intermediari fiscali, funzione che coinvolge allo stesso modo tributaristi, revisori, commercialisti, consulenti del lavoro, ma anche notai ed avvocati, non riusciamo a fare fronte comune per richiedere, nell'ambito questa importante ed impegnativa attività svolta, si per la nostra utenza, ma anche per l'Amministrazione finanziaria con grandi benefici per quest' ultima in termini di efficienza e di riduzione di costi, ripeto non riusciamo tutti d'accordo a richiedere al Legislatore la previsione di un credito d'imposta a favore dei professionisti, che ogni anno devono sostenere pesanti costi in termini di hardware e di software? Certo, lo abbiamo fatto tutti, in ordine sparso, per potere dire l'ho fatto! Ritengo però che se la richiesta fosse posta in modo unanime, senza primogeniture, ma solo ed esclusivamente a favore dei nostri iscritti, forse anche lo stesso Legislatore sarebbe indotto a considerarla con maggiore attenzione e soprattutto sarebbe un bel servizio per i nostri iscritti ed un esempio magari piccolo, ma significativo, per un Paese dove la continua litigiosità (su tutto) non è certo il miglior modo per affrontare la crisi economica in atto.
Riccardo Alemanno
Presidente nazionale INT
Istituto Nazionale Tributaristi
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