Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

Importante intervento dell'Avvocato generale UE in tema di consulenza fiscale e diritto di stabilimento

Roma
  02-10-2015

Consulenza fiscale libera
Di Fabrizio G. Poggiani

Chi, nel proprio paese, esercita attività di consulenza e assistenza fiscale senza essere in possesso di uno specifico riconoscimento e/o di un’abilitazione (perché la legge non lo richiede), può fare lo stesso in un altro paese dove, invece, tale riconoscimento è richiesto. E ciò in deroga agli ordinamenti interni dei paesi comunitari che prevedono forme di abilitazione all’esercizio delle dette attività.

Queste le conclusioni dell’Avvocato generale Ue, Pedro Cruz Villalon, presentate ieri, nella causa C-342/14, avente a oggetto una richiesta di pronuncia pregiudiziale, proposta dalla Suprema Corte tributaria federale tedesca, in ordine alla libertà di esercizio delle attività di consulenza tributaria.

A contrapporsi erano l’amministrazione finanziaria tedesca e una società di capitali inglese, esercente l’attività di consulenza tributaria, con sede operativa in Olanda, che aveva eseguito una prestazione nei confronti di alcuni clienti tedeschi, predisponendo anche le relative dichiarazioni dei redditi. Questa società, pur esercitando attività di consulenza fiscale e rappresentando i propri clienti nei procedimenti amministrativi nella stessa materia tributaria, non risultava riconosciuta in Germania. Le disposizioni tedesche riservano infatti queste prestazioni di assistenza alle sole persone o associazioni abilitate. Al contrario, la legislazione olandese non è altrettanto restrittiva. Nei Paesi Bassi l’esercizio delle attività di consulenza e assistenza nel campo tributario è infatti libero e non richiede alcun riconoscimento e/o titolo di abilitazione.

(fonte ItaliaOggi venerdì 2 ottobre)