Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato

L’INT sulla conversione in Legge del D.L. fiscale 193/2016

Roma
  25-11-2016

Il D.L. 193/2016, convertito in Legge dal Senato, offre vari spunti di riflessione ed è stato e sarà oggetto di durissime critiche, soprattutto nella parte contente i nuovi adempimenti relativi alle comunicazioni trimestrali dei dati ed delle liquidazioni IVA. Come Istituto Nazionale Tributaristi (INT), dopo avere richiesto modifiche in parte accolte, preso atto delle dichiarazioni governative e della relazione tecnica, che indica questi adempimenti come forieri di lotta all’evasione ed utili per un consistente recupero di gettito, pur nella consapevolezza dei maggiori oneri che ricadranno su contribuenti ed intermediari fiscali che li assistono, con spirito di responsabilità attendiamo di verificare se dal monitoraggio di tali comunicazioni effettivamente si recupereranno le somme preventivate, se così sarà l’impegno e l’assunzione di oneri potrebbe avere un senso ed una giustificazione, in caso contrario si dovranno rivedere tali obblighi tributari. L’INT inoltre accoglie con favore le norme circa la revisione del sistema di riscossione dei ruoli, che però dovrà andare di pari passo alla revisione del sistema sanzionatorio, e la definizione agevolata delle cartelle, pur sottolineando come ci siano aree di criticità e pertanto migliorabili, positive le nuove norme sulla dichiarazione integrativa a favore che vanno a beneficio del contribuente ed ovviamente la modifica dell’art.63 del DPR 600/73 sull’assistenza e rappresentanza dei contribuenti.

Questa la prima dichiarazione del Presidente dell’INT Riccardo Alemanno: «Tutto è migliorabile e perfettibile, quindi anche il D.L. fiscale per il quale ora si attendono i vari decreti operativi ministeriali e direttoriali, la nostra mission pertanto sarà quella di richiedere modifiche migliorative al fine di rendere meno gravosi gli adempimenti, a partire dallo spostamento dell'invio al 25 luglio della comunicazione relativa al 1° semestre 2017 e dal mantenimento dell’invio semestrale per le comunicazioni, senza strumentalizzazioni ma con determinazione, attraverso un franco confronto nelle sedi istituzionali.»