Istituto Nazionale Tributaristi

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Mauro Maria Marino

Le risposte dei Candidati al Parlamento alle domande dell’INT

Roma
  16-02-2018

Le risposte di Mauro Maria Marino, candidato del Partito Democratico come capolista del collegio senatoriale plurinominale Piemonte 01.


d. Quale sarà il Suo impegno per la riduzione degli adempimenti burocratici che oggi gravano su cittadini, imprese e lavoratori autonomi, anche a causa di una P.A. non sempre pronta a fornire un adeguato supporto al contribuente?
r. La puntuale e scrupolosa verifica dell'impatto delle misure di semplificazione fiscale adottate nel corso della legislatura passata mi ha visto impegnato, in qualità di presidente della commissione finanze e tesoro del Senato, a dare attuazione alla legge delega fiscale sia in tema di semplificazione sia di revisione dell'architettura dell'amministrazione fiscale. Il primo provvedimento che mi impegno a presentare si fonda sul concetto di premialità fiscale, e cioè la considerazione da parte del fisco del comportamento leale e collaborativo dei contribuenti, soprattutto dei lavoratori autonomi e delle piccole e medie imprese, e la conseguente definizione di misure agevolate e premiali.

d. Pensa che l’istituto dell’autocertificazione, con le relative responsabilità per chi certifica il falso, dovrebbe essere implementato, ad esempio anche per autocertificare i propri crediti d’imposta ai fini delle compensazioni?
r. Sono dichiaratamente a favore di ogni misura e provvedimento che si basi sulla piena e reciproca collaborazione tra il contribuente e l'amministrazione fisale. L'autocertificazione è sicuramente uno strumento in linea con tale principio, ferma restando, da un lato, la consapevolezza delle responsabilità connesse, e, dall'altro, le possibilità concrete dell'amministrazione finanziaria di compiere verifiche e controlli. Più in generale sono peraltro perplesso rispetto a meccanismi automatici e generalizzati di fruizione di agevolazioni fiscali, soprattutto in assenza di limiti quantitativi.

d. La difficoltà di comprensione e di applicazione delle norme in ambito fiscale, deriva anche dalla sovrapposizione di interventi legislativi che si susseguono senza soluzione di continuità. Non ritiene che, per una vera ed efficace riforma del settore, sia necessaria una tregua normativa?
r. La materia tributaria rappresenta un settore normativo nel quale alla tecnicità intrinseca degli istituti giuridici si è accompagnata da molti anni una sovrabbondante, continua e spesso non coordinata innovazione normativa. L'intervento del legislatore, che ha colpevolmente trascurato di rispettare con puntualità il dettato dello Statuto del contribuente, ha risposto spesso a logiche di recupero di gettito, tutela di interesse microsettoriali e spinte particolari. Più che di una tregua normativa andrà rivista e coordinata l'intera materia, riprendendo l'insegnamento dei redattori dei testi unici degli anni '70, restituendo organicità e coerenza all'impianto normativo. La stella polare sarà, da un lato, la riduzione del prelievo complessivo, coinvolgendo anche gli enti decentrati e gli enti locali, senza stravolgere i principi costituzionali di solidarietà tra i contribuenti più abbienti e quelli in difficoltà, e, dall'altro, la sempre più estesa semplificazione di adempimenti e oneri burocratici.

d. L’ utilizzo dei sistemi informatici può agevolare i contribuenti ed essere un efficace deterrente all’evasione fiscale, ritiene che il nostro Paese, le sue infrastrutture e le imprese, pensando soprattutto ad artigiani e commercianti, siano pronti ad una rivoluzione come quella che si prospetta con l’obbligo della fatturazione elettronica tra privati (B2B) dal 2019?
r. Il governo delle tecnologie e il loro utilizzo nella pubblica amministrazione costituisce la sfida più impegnativa dei prossimi anni: portare "un passo avanti" la PA è un obiettivo (non senza oneri) che potrà riflettersi positivamente anche sulle capacità del mondo produttivo di essere all'altezza di tale indirizzo. Anche in tale caso, tuttavia, ritengo fondamentale considerare i soggetti pubblici e privati stesso fronte, ovvero non in termini di contrapposizione, e solo l'organico e continuo sviluppo del rapporto di collaborazione leale potrà consentire di conseguire i migliori risultati sul lato della semplificazione e sul lato della gestione delle entrate.

d. Qual è, secondo Lei, il primo intervento che il prossimo Parlamento dovrebbe attuare in tema di sburocratizzazione?
r. La piena e incondizionata compensazione delle posizioni debitorie/creditizie del contribuente nei confronti di qualsiasi soggetto pubblico: fare diventare centrale il contribuente, addossando alla pubblica amministrazione l'onere di "mettere in linea" i differenti rapporti con soggetti pubblici diversi.