Istituto Nazionale Tributaristi

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Gianni Pietro Girotto

Le risposte dei Candidati al Parlamento alle domande dell’INT

Roma
  22-02-2018

Le risposte Gianni Pietro Girotto, candidato del MoVimento 5 Stelle al Senato nel collegio plurinominale Veneto 1 Venezia - Rovigo - Treviso - Belluno.


d. Quale sarà il Suo impegno per la riduzione degli adempimenti burocratici che oggi gravano su cittadini, imprese e lavoratori autonomi, anche a causa di una P.A. non sempre pronta a fornire un adeguato supporto al contribuente?
r. Credo che il primo strumento per poter riuscire a beneficiare di una vera riduzione degli adempimenti burocratici, fiscali e amministrativi sia la semplificazione, come previsto nel Programma del Movimento 5 Stelle – sez. Fisco, ovvero riduzione delle norme che regolano il settore, da attuare di concerto con le associazioni professionali e di difesa del consumatore, che ogni giorno devono affrontare la miriade di problematiche derivanti da adempimenti discutibili e ridondanti. A ciò deve affiancarsi una efficace e reale informatizzazione e condivisione delle banche dati, con lo scopo di evitare di chiedere, da parte dei vari uffici pubblici. le informazioni già in possesso di altre AA.PP. Nel vostro caso, trovo assurdo quanto successo per lo “Spesometro”, come pure può essere discusso il ripristino dell’invio delle liquidazioni Iva.

d. Pensa che l’istituto dell’autocertificazione, con le relative responsabilità per chi certifica il falso, dovrebbe essere implementato, ad esempio anche per autocertificare i propri crediti d’imposta ai fini delle compensazioni?
r. A mio avviso l’istituto dell’autocertificazione è uno degli strumenti più validi per consentire ai contribuenti di risparmiare tempo e denaro, cui si deve accompagnare l’inversione dell’onere della prova e la piena ed effettiva partecipazione del contribuente. Va da sé che si può ipotizzare un inasprimento delle pene per le false dichiarazioni.

d. La difficoltà di comprensione e di applicazione delle norme in ambito fiscale, deriva anche dalla sovrapposizione di interventi legislativi che si susseguono senza soluzione di continuità. Non ritiene che, per una vera ed efficace riforma del settore, sia necessaria una tregua normativa?
r. Anche qui mi rifaccio a quanto detto al primo punto. Se le norme in ambito fiscale fossero pensate e fatte con chi ci lavora tutti i giorni come ordini e albi, associazioni, e non intendo solo dei professionisti ma anche dei contribuenti/utenti/consumatori, si risparmierebbero un quantità di norme mal pensate, che poi necessitano di altre norme per correggerle, originando contenziosi e conseguenti risoluzioni, circolari, chiarimenti e giurisprudenza, vanificando un aspetto fondamentale della norma: la certezza.

d. L’utilizzo dei sistemi informatici può agevolare i contribuenti ed essere un efficace deterrente all’evasione fiscale, ritiene che il nostro Paese, le sue infrastrutture e le imprese, pensando soprattutto ad artigiani e commercianti, siano pronti ad una rivoluzione come quella che si prospetta con l’obbligo della fatturazione elettronica tra privati (B2B) dal 2019?
r. L’introduzione dell’obbligatorietà della fatturazione elettronica tra privati è sicuramente un efficace deterrente all’evasione fiscale; va però tenuto conto della struttura del nostro sistema economico fatto per lo più di microimprese, artigiani e commercianti che non possono trovarsi a gestire questo cambiamento dall’oggi al domani, senza considerarlo l’ennesimo intoppo burocratico. A mio avviso non serve una rivoluzione ma un approccio a questo strumento da attuare per gradi.

d. Qual è, secondo Lei, il primo intervento che il prossimo Parlamento dovrebbe attuare in tema di sburocratizzazione?
r. Personalmente ritengo non possa essere un solo intervento; ne cito alcuni: riduzione e semplificazione degli adempimenti contabili, dichiarativi e di versamento; potenziamento della compensazione tra debiti fiscali e crediti verso la P.A. e inversione dell’onere della prova. Ribadisco che in materia il Movimento 5 Stelle ha un ampio programma ed è disponibile ad una collaborativa discussione con le associazioni di categoria.