Istituto Nazionale Tributaristi

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Comunicato Stampa INT

Alemanno INT- Confassociazioni: presa d'atto della inevitabile proroga dei versamenti da dichiarazioni dei redditi, ma per semplificare occorre eliminare adempimenti non sostituirli.

Roma
  07-06-2019


Il Presidente dell'Istituto Nazionale Tributaristi, anche nella veste di Presidente dell'Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, ai due Vice Presidenti Luigi Di Maio e Matteo Salvini ed al Ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria, in cui, preso atto della concessione della inevitabile proroga per i versamenti da dichiarazione dei redditi, sottolinea che è più che mai necessaria, per il Paese, una semplficazione concreta e che taluni adempimenti devono essere eliminati e non sostituiti, come avvenuto per gli studi di settore soppiantati dagli indici sintetici di affidabilità (ISA), il cui ritardo è stata la, giustificata, causa della proroga.
La missiva, però, non è solo una lettera di rito, ma un accorato e sentito appello alle Istituzioni, scrive il Presidente dell’ INT: "...omissis...preso atto della proroga, al 22 luglio, della scadenza dei pagamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, a causa dei problemi relativi agli indici sintetici di affidabilità (ISA), vorrei evidenziare come tali situazioni, in nome della tanto auspicata semplificazione, possano essere risolte solo con l’eliminazione di adempimenti e non con la loro mera sostituzione come avvenuto per gli studi di settore sostituiti appunto dagli ISA." E ancora "Comprendo che le problematiche del Paese siano innumerevoli, dalle clausole di salvaguardia con il rischio di aumento dell’IVA al debito pubblico che assorbe le entrate erariali, ma dare un segnale concreto di semplificazione al mondo imprenditoriale e professionale sarebbe veramente una svolta ed un cambio di passo verso una sburocratizzazione che tutti auspicano ma che stenta a concretizzarsi. Certo capisco che l’eliminazione degli ISA necessiti di una copertura finanziaria, cosa non semplice ma non impossibile. Sarebbe infatti importante che gli adempimenti tributari non fossero, come invece purtroppo accade, strumenti spesso volti a far cassa o comunque vincolati a questa necessità, ma strumenti per la gestione di un rapporto fisco-contribuente che, nel rispetto del dettato costituzionale, deve considerare imprese e professionisti risorse da preservare e non da utilizzare per la quadratura dei conti." Alemanno conclude con una precisa richiesta che sottolinea il disagio dei contribuenti corretti: "Chiedo pertanto, come ho già richiesto in passato per gli studi di settore, che gli ISA vengano cancellati o siano utilizzati solo a fini statistici per potere individuare forme premianti per i contribuenti corretti, che ne avrebbero tutto il diritto, senza spauracchi di sanzioni o di “correttezza” a pagamento."