Istituto Nazionale Tributaristi

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Candidata Antonella Zedda

Due domande dell'INT ai Candidati alle elezioni europee

Roma
  16-05-2019

Le risposte di Antonella Zedda, pervenute il 16 maggio, Candidata nella circoscrizione insulare per Fratelli d'Italia.

Antonella Zedda, consulente assicurativo di 43 anni, di Isili (SU), è l’unica candidata sarda di Fratelli d’Italia.
Dichiara: "In Europa bisogna cambiare tutto, anche il modo di fare politica dei rappresentanti sardi. Nelle stanze europee si decide la tutela dei nostri prodotti, del ‘made in Italy’ e dei prodotti tipici sardi. Perciò, andare in Europa significa aiutare la Sardegna a valorizzare e proteggere la sua unicità, contribuendo a farla crescere senza ostacoli. Cambiare tutto per trasformarla in un’Europa dei popoli e non dei burocrati e delle lobby".


DOMANDE AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO

1- Viviamo un periodo nel quale sempre più l'economia supera i confini nazionali e chiede alle nostre imprese di confrontarsi con realtà produttive di altri Paesi, di prendere decisioni attraverso professionisti che necessitano di competenze "europee". Quali strumenti si possono ipotizzare per creare un supporto alle nostre imprese e quindi dei loro consulenti, per facilitare le scelte di investimento in altri Paesi europei, sia in ambito fiscale che commerciale/organizzativo?

RISPOSTA:
Una volta eletta all'europarlamento, quello che vorrei creare è una struttura che sia di supporto ai privati e alle istituzioni ( i comuni sardi) che possano essere di totale supporto per far sì che le innumerevoli risorse presenti in forma di bandi e opportunità siano non solo "conosciuti" ma partecipati e assegnati a Noi sardi. L'UE è una miniera d'oro dobbiamo assolutamente partecipare alle innumerevoli possibilità che ci offre. Il supporto sarà del tutto gratuito e efficace.

2- Spesso le rigidità di accesso alle professioni di alcuni Stati membri, che non sempre equivalgono a garanzia per l’utenza, ma piuttosto rappresentano mere barriere all’accesso, prevalgono sull’interesse la circolazione dei servizi professionali.
In particolare nel nostro Paese non si tengono in piena considerazione tutte le professionalità che fanno riferimento alla Legge 4/2013 ( Professioni non organizzate in ordini o collegi), spesso anche le istituzioni non tengono conto che il mondo professionale si suddivide in due sistemi (c.d. sistema duale) quello ordinistico che fa riferimento a professioni un tempo definite protette, ma che oggi soffrono di due fattori crescita e sistema previdenziale, quello libero associativo che accoglie professionalità in continua evoluzione e che sostiene, dal punto di vista previdenziale, la gestione separata dell’Inps. Non pensa che lo Stato e le Istituzioni in genere debbano maggiormente considerare questo nuovo sistema professionale in continua crescita qualitativa e numerica?

RISPOSTA:
Lo Stato deve assolutamente valorizzare il nuovo sistema professionale. Occorre valorizzare il mondo dei lavoratori autonomi, artigiani e piccolo commercio spina dorsale del sistema Italia. Lo dico da partita iva.
Sul sistema previdenziale occorrerebbe aprire un dibattito per il quale una mail è davvero riduttiva. Possiamo assolutamente migliorare e dobbiamo avere un partito al governo che lo faccia e Fratelli d'Italia sta dimostrando interesse e vicinanza per questo mondo, facendolo suo e proponendo e sostenendo diverse battaglie.